Boccali di birra

Boccali di birra

I boccali di birra in ceramica sono un articolo da collezione per tantissimi appassionati in tutto il mondo, noti per la loro bellezza e per la loro storia. In inglese vengono chiamati „beer steins“, un termine che può derivare da „Stein Krug“ (tazza o boccale di pietra) o da „Steingut“ (oggetto in pietra). É possibile trovarne di diversi materiali: terracotta, porcellana, legno, ceramica, argento, vetro, cristallo e perfino dei rari esemplari in avorio e oro. Le loro dimensioni variano dai 33 cl fino ad addirittura 32 litri, anche se le dimensioni medie sono mezzo o un intero litro. Ciò che li contraddistingue sono il coperchio apribile e l’impugnatura.

Tra il 1340 e il 1380 la peste bubbonica, altrimenti conosciuta come „la Morte Nera“ uccise più di 25 milioni di europei. Inoltre durante le estati del tardo quindicesimo secolo sciami di insetti colpirono l’Europa centrale, per questo diverse corti tedesche emanarono leggi in cui si richiedeva che tutti i piatti e le bevande venissero protetti da coperchi. Si rese necessario quindi adottare delle misure sanitarie per risolvere il problema contagio, di conseguenza si cominciarono a produrre i primi boccali con coperchio, tratto che divenne fisso in quasi tutte le produzioni fino ad arrivare ai boccali che tutt’oggi conosciamo.

I primi boccali erano in argilla, successivamente trasformata tramite il calore in gres, materiale più resistente e quindi più apprezzato dai bevitori. Essi vennero presto abbelliti con disegni e decorazioni usando la smaltatura, rendendoli unici nel loro genere. Inizialmente vi venivano raffigurati gli stemmi familiari, poi scene storiche, allegoriche e bibliche. Sempre grazie all’estetica del boccale era possibile riconoscere la sua provenienza, tanto è vero che ogni regione tedesca realizzava i proprio boccali con forme e colori differenti rispetto le altre; per esempio i boccali del nord si potevano riconoscere dalla struttura longilinea, mentre quelli del meridione erano più bassi e massicci. Si può dire che ogni boccale, per conto suo, era una piccola opera d’arte. Al tempo ogni tedesco che si rispettasse doveva possedere il proprio boccale personale e da quel momento in poi il bere birra divenne lo status symbol che è ancora oggi.

Dalla metà del ‘600 cominciarono a circolare le prime Fayences (termine utilizzato per indicare la maiolica) per competere con i costosissimi prodotti artistici cinesi in porcellana importati all’epoca in Europa. Data la fragilità del materiale, veniva posto un anello di peltro sia alla base che all’imboccatura in modo da prevenire i danni.

Alla fine del 19. secolo, con la seconda rivoluzione industriale, anche i boccali di birra iniziarono ad essere prodotti in serie: grazie all’introduzione dello stampo in gesso fu possibile sostituire la realizzazione a mano con una più rapida produzione di massa. Ciò non rese solamente la produzione dei boccali più semplice, ma anche più conveniente.

La Germania è di fiera di continuare realizzare questi splendidi boccali seguendo la tradizione e al contempo migliorandone la qualità grazie alle nuove tecnologie, allietando in tutto il mondo gli amanti della birra e i collezionisti più appassionati.