Goebel

Goebel M. I. Hummel

Berta Hummel, suora di origini bavaresi proveniente da una famiglia di artisti, fu l’ideatrice del marchio Hummel.

Nel 1927 studiò all’Accademia delle Belle Arti di Monaco, dove iniziò a manifestare la sua propensione per l’arte e dove nel 1931 si diplomò a pieni voti. Con la fine degli studi, decise di iniziare un’internato presso la chiesa locale e nell’agosto del 1933 prese ufficialmente i voti e le venne attribuito il nome cristiano di Maria Innocentia.

Da quel momento in poi Hummel iniziò con la sua produzione artistica unica, che tutt’ora la contraddistingue, rappresentando buffi bambini paffutelli. Ai tempi però le sue opere non venivano apprezzate dal regime nazista, il quale le considerava “volgari e naive”, poiché non raffiguravano “l’ideale ariano”. Riuscì comunque ad ottenere largo consenso e riconoscimento tra il pubblico grazie all’umorismo, la tenerezza e l’innocenza delle sue creazioni.

La celebre fabbrica tedesca di porcellane Goebel decise di trasformare i dipinti di Hummel in vivaci bambole di porcellana, anche se questo marchio realizzava in primo luogo porcellane, vasi, stoviglie e altri articoli per l’uso quotidiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Goebel fu costretta a chiudere, ma con la fine della guerra riprese la sua produzione di ceramiche che successivamente divennero il souvenir più popolare tra i soldati americani.

Solitamente viene impiegata un’intera giornata per decorare un singolo articolo, poiché deve essere dipinto interamente a mano da artisti qualificati. Dopo la colorazione, il pittore imprime l’anno di manifattura sul prodotto. Ogni stampo per la porcellana viene scartato dopo venti utilizzi, per questo le porcellane presentano scarse differenze di colore, nella forme e la misura. Inoltre ad ogni porcellana prodotta da M. I. Hummel viene allegato un numero e il nome dell’artigiano che l’ha realizzata, così da renderla unica.